Come tutti sapete, mercoledì 5 ottobre è morto nella sua casa di Palo Alto, in California, Steve Jobs, fondatore di Apple computer. Sui siti e sui giornali di tutto il mondo potete trovare articoli, ricordi, notizie, biografie… sulla vita di questo straordinario personaggio del nostro tempo. Il piacere e la nostra passione nell’uso della tecnologia, almeno per quanto ci riguarda, lo dobbiamo in gran parte al suo genio creativo e visionario.
Ci piace ricordarlo con le sue stesse parole, riprese dal famoso discorso che nel giugno del 2005 tenne agli studenti dell’Università di Stanford: chi non l’avesse mai letto può partire da questo sito, oppure vederlo direttamente in video con i sottotitoli in italiano su youtube. È un po’ il suo testamento spirituale e vale davvero la pena leggerlo o ascoltarlo.
“Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei veramente fare quello che sto per fare oggi? E ogni volta che la risposta è stata “No” per troppi giorni di seguito sapevo di aver bisogno di cambiare qualcosa. Ricordare che morirò presto è stato lo strumento più importante che mi ha consentito di fare le scelte più grandi della mia vita. Perchè praticamente tutto – tutte le aspettative, l’orgoglio, le paure di fallire – tutte queste cose semplicemente svaniscono di fronte alla morte, lasciandoci con quello che è veramente importante. Ricordarsi che moriremo è il modo migliore che conosco per evitare le trappola di pensare di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è nessun motivo per non seguire il vostro cuore”.
A chi voglia approfondire, sotto un profilo un po’ particolare, la figura di Steve Jobs, segnalo due articoli (che mi hanno girato due amici), scritti a fine agosto 2011, pochi giorni dopo che Jobs si dimise da CEO (amministratore delegato) di Apple. Il primo è da “Il Fatto Quotidiano” (Steve Jobs, il miliardario che ha saputo farsi padre), il secondo dal “Foglio” (in formato pdf: ilfoglio_26ago2011_steve jobs).
Degni di nota anche il Buongiorno di Gramellini (San Jobs) di sabato 8 ottobre e il ricordo di Beppe Severgnini sul Corsera (Addio Steve, ingegnere dei nostri sogni).
Carlo Barolo