Una fase di ascolto, per costruire il futuro dell’Atrio
Immagine generata con l’aiuto di AI (ChatGPT)
Alla metà degli anni ’90, l’Atrio è nato per rispondere ad una domanda sulla vita: un gruppo di giovani adulti aveva bisogno di capire come fare per mantenere viva la propria fede quando si “diventa grandi”, si mette su casa, si lavora, nascono i figli. Aveva bisogno di capire come fare dialogare la propria fede con il mondo, con le persone che aveva attorno. Detta in termini un po’ più alti, avevano bisogno di fare dialogare la fede con la Cultura del mondo contemporaneo.
L’Associazione è nata in risposta a questa domanda, che non era solo dei soci di allora, ma rispondeva anche ai bisogni di tante altre persone attorno a loro. Per molti anni quindi, sostanzialmente fino ad ora, l’Atrio è andato avanti così: si facevano le cose di cui avevano bisogno i soci e se questo bisogno era lo stesso di altre persone, questa erano libere di partecipare, senza problemi, senza che venissero loro poste delle condizioni.
Questo modo di fare per molto tempo ha funzionato, l’Atrio ha seminato tanti semi, fatto pensare, innescato processi. Nel frattempo, però, il contesto attorno all’Associazione è cambiato completamente. Il mondo è cambiato, la Chiesa è completamente diversa da quella di trent’anni fa. L’Atrio, nato per essere sulla soglia della Chiesa, forse fuori dalla soglia della Chiesa, ora forse viene percepito come parte integrante della Chiesa.
Il 14 dicembre 2026 l’Atrio di Gentili compirà trent’anni, un traguardo importante per una piccola realtà come la nostra. L’Associazione ha quindi deciso di dedicare una parte dell’anno sociale all’ascolto delle persone e delle realtà che si trova attorno (non solo ecclesiali), con cui ha avuto a che fare in passato o con cui potrebbe/vorrebbe avere a che fare in futuro, per capire quali sono i loro bisogni, cosa può fare l’Atrio e cosa si può – eventualmente – provare a costruire insieme.
Per questo motivo, chiediamo a tutte le persone che entrano in contatto con l’associazione, in particolar modo a quelle che vivono lontane da Fossano e per le quali lo strumento principale di contatto con l’Atrio è il sito web, di rispondere alle domande che si trovano a questo link:
https://forms.gle/t23DUv6K43NMn6wX8
Le risposte raccolte verranno tutte elaborate, mettendole insieme al risultato degli incontri che si svolgeranno in presenza con persone, movimenti, associazioni. Quanto emergerà verrà utilizzato, se ve ne saranno le condizioni, in un momento di confronto pubblico e partecipativo che si terrà a Fossano in primavera, per delineare le piste di azione dei prossimi anni dell’Atrio, da realizzare e progettare insieme a chi le condividerà.








