Indulgenza:
il principio di realtà
Indulgenza |
La definizione piena di penitenza comporta che noi non accettiamo mai più i peccati di cui la coscienza ci rimorde. È poi indizio che abbiamo raggiunto lindulgenza se siamo riusciti a cacciare dal nostro cuore ogni legame interiore verso di essi.
Perciò chi si è dedicato alla penitenza e alla riparazione sappia che sarà assolto dai suoi delitti ed avrà ottenuto il perdono delle colpe passate solo quando sentirà il suo cuore perfettamente libero dallattrattiva di quei vizi e dalla loro stessa immaginazione. Nella nostra coscienza stessa cè un giudice esattissimo della nostra penitenza e del nostro perdono: sentenzia lassoluzione dei nostri reati prima del giorno del giudizio, a noi, viventi ancora in questa carne, e ci annuncia la grazia della remissione e della perfetta riparazione.
La salvezza non viene solo dalla penitenza propriamente detta, di cui parla lapostolo,: Fate penitenza, convertitevi: così i vostri peccati saranno cancellati (At 3,19), e lo stesso Salvatore, Fate penitenza perché il regno dei cieli è vicino! (Mt 4,17), ma anche dallamore: La carità infatti copre la moltitudine dei peccati (1 Pt 4,8).
Giovanni Crisostomo, Omelie sulla seconda lettera a Timoteo, 5
[Giovanni Crisostomo, patriarca di Costantinopoli, grande predicatore e pastore danime, nacque ad Antiochia nel 354 e morì nel 407].
Indulgenza: altri approfondimenti
La remissione dei peccati -
Rufino di Aquileia, Commento al simbolo apostolico, 40
Il peso delle parole -
dagli Acta Sanctorum
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