Martirio:
la questione della visibilità

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 Sei parole...

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Martirio

Il martirio quotidiano

Il martirio consiste nel testimoniare Dio. Ma ogni anima che cerca con purezza la conoscenza di Dio e obbedisce ai comandamenti di Dio è martire, sia nella vita che nelle parole. Essa infatti, pur se non versa sangue, versa la sua fede, poiché per la fede si separa dal corpo già prima di morire.

Per questo, nel Vangelo, il Signore esalta “chi abbandona casa, fratelli, sorelle, madre, padre, figli e campi” per la Buona Notizia (Mc 10,29). Quest’uomo è beato perché anche lui va incontro al martirio, sia pure in maniera diversa dalla comune, vivendo secondo la parole del Vangelo per amore del suo Signore.

Clemente Alessandrino, Stromata, 4, 4

[Tito Flavio Clemente, fu direttore della scuola catechetica di Alessandria. Morì probabilmente intorno al 215 in Asia Minore, dove era fuggito a causa delle persecuzioni di Settimio Severo].


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