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Scritto il 23 Gennaio 2019

Le “linee rosse” di Rampini, la geografia per capire il mondo

Le “linee rosse” di Rampini, la geografia per capire il mondo

Non un “classico” spettacolo, ma un reading. Il prossimo appuntamento di “Coup de théâtre” – la stagione teatrale che si svolge a “I portici” – porta a Fossano il noto giornalista Federico Rampini per un evento dedicato al suo libro “Le linee rosse – Mappe per capire il mondo”. Spiegano dal teatro di via Roma: “L’analisi giornalistica e lo storytelling, il reportage vissuto in prima persona e l’informazione si intrecciano in questa conferenza teatrale suggestiva, accompagnata da grandi immagini proiettate, segnate dalle linee rosse che percorrono i cambiamenti veloci che attraversano il mondo”. La data (la seconda del calendario di “Coup de théâtre”), è quella di martedì 29 gennaio. L’inizio è fissato per le 21.

“Coup de théâtre” è organizzato da “Slow cinema”, “I portici” e l’associazione “Amici de I portici”, con il contributo dell’assessorato alla Cultura del Comune di Fossano e della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano. Per l’appuntamento con Rampini ha collaborato e contribuito anche l’associazione culturale “L’atrio dei Gentili”.

Ingresso a 20 euro. Riduzioni sul costo del biglietto (anche per i soci dell’Atrio dei Gentili). Info su www.i-portici.net.

“Le linee rosse – Mappe per capire il mondo” – dicevamo – è, prima di approdare sul palco di un teatro, un libro. Un libro a cui va riconosciuto il merito di “sfatare i miti antigeografici, ricordarci come senza leggere lo spazio nel tempo e il tempo nello spazio non possiamo orientarci nel mondo” come scrive, su “la Repubblica”, Lucio Caracciolo. Ancora Caracciolo ci fa osservare come “la stessa idea che ci si possa dare un’etica astratta, insensibile ai mutamenti del pianeta, è alimentata dall’indifferenza per la geografia. Non c’è geografia senza carte”. Ben venga, allora, il lavoro di Rampini. Ma che cosa significa occuparsi di geografia? Instancabile viaggiatore, Rampini ci parla delle grandi potenze che dominano il mondo – Stati Uniti e Cina – oltre che della Russia putiniana e del Vaticano, del rapporto almeno in parte contraddittorio tra la Germania e l’Unione europea, dell’Africa e dell’immigrazione di massa… “Ogni crisi vicina e lontana ci costringe a capire la fisicità del mondo in cui viviamo – spiega Rampini -. La geografia e la storia come le abbiamo studiate non ci bastano più. Un po’ perché il mondo è stravolto rispetto alle fotografie già obsolete dei manuali scolastici. E poi nessuno ci ha insegnato a guardare «oltre», a penetrare il significato nascosto delle carte, a incrociare il paesaggio terrestre con la storia delle civiltà, le leggi evolutive dei popoli e degli imperi”.

a.o. (da “La Fedeltà”)


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