Pubblichiamo questo intervento elaborato dall’associazione di amicizia politica “Argomenti 2000” e da altri gruppi.
È un’occasione di riflessione sull’attuale situazione politica e istituzionale del nostro Paese.
Da anni le nostre associazioni si occupano e si preoccupano di formare cittadine e cittadini consapevoli, fedeli ai principi della Costituzione ed ai valori condivisi del Concilio Vaticano II. Spesso abbiamo preso la parola ed intrapreso azioni civili e politiche che contribuissero all’analisi della realtà politica del Paese, alla crescita della coscienza civica, al progressivo miglioramento delle istituzioni, al richiamo costante del rispetto dei principi di legalità e trasparenza nella gestione di ogni forma di potere, alla denuncia di rischi di degenerazione del sistema o di indebolimento del tessuto sociale, alla vigilanza sul pericoloso affievolimento dei diritti esistenziali delle persone e sulla limitazione delle libertà fondamentali e delle garanzie di giustizia ed uguaglianza.
Abbiamo condiviso fin dal 1994 il monito forte e chiaro di don Giuseppe Dossetti che, da antico costituente, intravedeva nell’alba dell’era berlusconiana le tinte fosche di un lento declino della nostra democrazia repubblicana. Abbiamo sperato, a fasi alterne, nella possibilità di riscatto di tutte le forze democratiche ed investito sui percorsi di cittadinanza attiva. Oggi la misura del degrado politico-istituzionale si è colmata, il silenzio pubblico diventa omertoso e complice, l’indignazione deve essere coralmente manifestata a voce alta e la pacatezza può essere solo il volto della mitezza e non forma di un pavido sussurro di chi non vuole perdere privilegi o di chi teme le ritorsioni di un potere che nella decadenza si fa più duro ed oltraggioso. Già le donne di ogni età, provenienza, tessuto sociale, orientamento politico differente hanno saputo risvegliare la coscienza civile del Paese, mettendo a nudo ancora una volta il legame tra sesso e potere, nonché le ambiguità della “doppia morale”. Dopo gli ultimi episodi di malcostume di esponenti di vertice delle nostre istituzioni, molte autorevoli voci si sono levate per denunciare la logica della prevaricazione del denaro, del ricatto, della violenza, della menzogna elevata a sistema, della corruzione non solo politico-clientelare, ma anche quella delle coscienze, soprattutto dei minori.
A margine di tutto ciò, non possiamo poi non esprimere forti motivi di preoccupazione su altri fronti “caldi” della vita politica nazionale. Pensiamo, in particolare:
Nell’anno in cui celebriamo il centocinquantesimo anniversario dell’unità nazionale, occorre ribadire che il Paese ha bisogno di recuperare slancio, fiducia, serenità. L’attuale compagine di governo, incapace di svincolarsi dalla micidiale morsa della difesa ad oltranza degli interessi del Presidente del Consiglio, per dedicarsi davvero e con lungimiranza ai reali problemi nazionali, non è in grado di garantire il necessario salto di qualità. All’indignazione, doverosa, per i troppi miserevoli spettacoli offerti da figure di vertice della maggioranza politica, deve seguire anche un’intelligente opera di sensibilizzazione delle coscienze perché si riscattino da torpori e assopimenti ai quali, complice la capillare cultura di “distrazione” di massa, sono state assoggettate. Le nostre associazioni, pur con la consapevolezza dei propri limiti, sono da tempo al lavoro per quest’attività di “coscientizzazione” politico-culturale. Non è il momento di abbassare la guardia; occorre, anzi, rinvigorire con intelligenza l’impegno, per concorrere all’edificazione di un Paese e di una convivenza civile che offrano prospettive di futuro, di senso e di speranza anche per le nuove generazioni. Anche per questo ci diamo appuntamento a Roma per il prossimo autunno per un incontro di quanti si riconoscono nei valori espressi dalla tradizione cattolico-democratica nel cattolicesimo democratico. Agire Politicamente – Argomenti 2000 – Città dell’Uomo – La Rosa Bianca |
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