Acceglio, 2-6 agosto 1992
Il testo base è il libro di Tobia.
La domanda a cui si cercherà risposta è: “che fare?” e rappresenta la logica conseguenza all’itinerario di riproposta della fede come assunzione di una soggettività adulta di fronte ad una proposta di vita nello Spirito che non è da conciliare con la vita, come se fossero due cose diverse, ma il cui materiale è la vita stessa, nella sua ordinarietà.
La logica della proposta sta nel rovesciare l’idea dei momenti “religiosi” come “spugna” in cui si assorbe per poi lasciar andare fuori nei tempi/luoghi “profani”, per sostituire l’idea di laboratorio, in cui le cose ordinarie (e tra queste anche quelle “religiose”) si fanno sotto osservazione, senza disturbi esterni e con degli esperti, per imparare il metodo.
In questa logica luogo centrale hanno la liturgia e la Parola di Dio, laboratori per eccellenza in cui ‘esperto è Dio stesso, che ci fa comprendere l’esperimento dal suo punto di vista: a questo scopo ci si esercita!
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