Capaci di un corpo e di un’anima
Seminario sull’EDUCAZIONE
Fossano, 27-28 gennaio 1996
“Libertà va cercando, ch’è sì cara….” (Dante)
“L’educazione permette di mangiare con educazione e permette altre cose;
ma se vuoi volare le ali si hanno o non si hanno” (P. CAVALLI, Poesie , Einaudi)
Schema
Parzialità di prospettiva
Tema immenso, noi scegliamo la prospettiva che ci è solita: dal punto di vista del sè, l’educazione come domanda su noi stessi.
1. Una definizione
L’educazione è il nome di una relazione (il luogo della relazione è l’interiorità)
diseguale (cosa vuol dire paritetica/diseguale?)
tra soggetti (non c’è un oggetto)
che ha come scopo lo sviluppo pieno dei due soggetti.
Nella relazione educativa si sta con ciò che si è.
La tentazione del potere e del tempo.
2. Un contenuto o dei percorsi?
Educare a….
Non trasferimento di “cose”, ma attrezzatura alle dimensioni di sè.
Quali urgenti? Dipende dall’analisi della situazione culturale;
secondo me:
- alla parola
- ai desideri
- alla diversità
3. Due questioni come due mani
- L’esperienza del proprio limite
- L’emozione e il sentimento
4. E la fede?
Si può educare alla fede? La questione di essere credenti di fronte a.
Lectio: Deut. 26,1-11
- Esempio di relazione diseguale
- Si raccoglie dove non si ha seminato
- Guardati dal dimenticare Dio.
Letture
- DELIA EPHRON, Bambini per sempre. 17 lezioni per non diventare adulti , Raffaello cortina editore.
- ALBA MARCOLI, Il bambino nascosto. Favole per capire la psicologia nostra e dei nostri figli , Oscar Mondadori.
- C. M. MARTINI, Dio educa il suo popolo .