Uno sguardo sulle tante raffigurazioni del volto e del corpo di Gesù, dall’età paleocristiana al barocco, attraverso i capolavori di maestri della pittura e della scultura. E’ offerto dalla mostra “Gesù. Il corpo, il volto nell’arte”, allestita nella reggia sabauda della Venaria Reale fino al primo agosto. “La mostra porta l’attenzione – spiega il curatore mons. Timothy Verdon, professore di Storia dell’arte alla Stanford University di Firenze, Canonico del Capitolo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, nonchè tra i massimi conoscitori di arte sacra – sull’uomo il cui corpo e volto sarebbero tracciati sul venerabile telo – Gesù –, suggerendo come pittori e scultori di vari periodi l’abbiano visualizzato”. Ricordiamo che mons. Timothy Verdon inaugurerà “Fede con Arte 2010” a Fossano, giovedì 13 maggio, con una conferenza che porta lo stesso titolo della mostra.
Oltre a evocare l’aspetto di questo personaggio più raffigurato della storia, e a ripercorrere le tappe della sua vita, la mostra suggerisce poi il legame che l’arte ha visto in lui tra corpo, volto e personalità; la scelta di caratterizzare l’evento con il nome personale Gesù piuttosto che col titolo messianico Cristo nasce infatti dal forte senso di persona riscontrabile in raffigurazioni del suo corpo sofferente e volto patiens. Allestita in occasione dell’Ostensione della Sindone raccoglie 180 opere attraverso un suggestivo percorso che si snoda all’interno della restaurata Scuderia Grande – oltre a dipinti e sculture, anche arazzi, affreschi staccati, miniature, suppellettili, oreficerie e paramenti sacri. Un nucleo di pezzi rari, prestati per l’occasione da vari Musei e Pinacoteche. Spiccano l’«Imbalsamazione di Cristo» di Giovanni Bellini, la «Trinità con Cristo morto» di Ludovico Carracci, il grande «Crocifisso» d’argento, ideato come un candelabro, di Antonio del Pollaiolo, il «Sacrificio di Isacco» di Donatello, il «Cristo portacroce» di Giorgione (quadro a cui sono stati attribuiti poteri miracolosi), il «Cristo risorto» di Rubens e lo splendido «Crocifisso» ligneo di Michelangelo proveniente dalla chiesa fiorentina di Santo Spirito.
Ingresso: 10 euro, dal martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 9 – 18.30; sabato: ore 9 – 21.30; domenica: ore 9 – 20; lunedì: chiuso (tranne i festivi che hanno gli stessi orari della domenica). Apertura eccezionale tutti i lunedì dal 10 aprile al 23 maggio in concomitanza con l’Ostensione della Sindone di Torino, dalle ore 9 alle 18.30.
Materiali:il sito ufficiale; link a immagini di alcuni capolavori esposti; articolo di Marco Vallora su La Stampa (Viaggio nel corpo di Cristo).