Oggi, giovedì 24 marzo, ricorre la Giornata di preghiera per ricordare i missionari martiri e tutti i cristiani che hanno testimoniato il loro amore ai fratelli e per questo hanno donato la loro vita. La giornata cade nel giorno anniversario dell’uccisione del vescovo mons. Oscar Arnulfo Romero, mentre celebrava la messa nell’Ospedale di San Salvador, il 24 marzo 1980. Fu il culmine di un’escalation di violenza nel Paese centramericano, mentre religiose, religiosi, laici impegnati erano perseguitati per la medesima ragione, la denuncia dei soprusi e dell’oppressione ai danni dei poveri.
Proprio in questi giorni esce un nuovo libro dedicato al vescovo martire, dal titolo “Oscar Romero. Ho udito il grido del mio popolo” (Editrice Ave, pp. 272, euro 15). L’autore è Anselmo Palini, la prefazione è di Maurizio Chierici, giornalista, già inviato del “Corriere della Sera” in America latina, dove conobbe e intervistò mons. Romero. Nel volume si percorre tutta la vicenda umana e pastorale di Oscar Romero, all’interno della Chiesa e della realtà del Salvador, documentando la sua coerenza, il suo coraggio, il suo insegnamento, la su scelta dei poveri. Un “vescovo educato dal suo popolo” come ebbe a dire il card. Martini. “La mia voce scomparirà – affermava Romero – ma la mia parola che è Cristo resterà in coloro che avranno voluto accoglierla”. “Una nuova biografia – ha scritto “Popoli”, mensile internazionale dei gesuiti – che si distingue per la capacità di unire una ricerca rigorosa a un taglio divulgativo. Non è un testo agiografico, bensì una ricostruzione puntuale e documentata della vita di Romero e una riproposizione del suo pensiero grazie ai molti riferimenti alle omelie e agli scritti”.
Da ricordare che dall’anno scorso l’Onu ha dichiarato la data del 24 marzo, in memoria del martirio di Oscar Romero (“icona e simbolo di tutti i martiri per la giustizia e la pace”), quale “Giornata mondiale per il diritto alla verità”.
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