500 anni della Riforma: a Fossano il moderatore della Tavola valdese
Il 2017 è un anno estremamente importante per le chiese protestanti: in tutto il mondo si celebrano i 500 anni della Riforma. Sono passati infatti cinque secoli da quando il 31 ottobre 1517, Lutero affisse sul portone della cattedrale di Wittenberg (Germania) le 95 tesi in cui pubblicamente contestava la diffusa pratica della vendita delle indulgenze. Le celebrazioni e gli appuntamenti per ricordare questo importante evento, fondamentale per la storia del Cristianesimo e dell’intera Europa, si susseguono anche nel nostro Paese, in particolare tra le chiese valdesi, luterane, metodiste e battiste. Ricordare il 500° anniversario della Riforma protestante significa anche mettere in evidenza gli sviluppi ecumenici importanti che hanno avuto luogo durante gli ultimi cinquant’anni di dialogo tra cattolici e luterani. E che sono culminati a Lund (Svezia), il 31 ottobre scorso, nella cerimonia congiunta fra la Chiesa cattolica e la Federazione Luterana mondiale, per inaugurare ufficialmente le commemorazioni del 500° anniversario della Riforma; un evento eccezionale suggellato per parte cattolica dalla presenza di Papa Francesco che nel giugno del 2015 aveva compiuto un altro gesto storico, visitando per la prima volta il tempio valdese di Torino.
Per provare a ragionare sulla Riforma, sull’impatto che essa ha avuto sulla storia e la cultura europee e ovviamente sui rapporti con la Chiesa cattolica, mercoledì 10 maggio (ore 20,45) avremo a Fossano un ospite d’eccezione: si tratta di Eugenio Bernardini, moderatore (cioè presidente) della Tavola valdese, organismo che rappresenta ufficialmente le chiese metodiste e valdesi nei rapporti con lo Stato e con le organizzazioni ecumeniche. Bernardini svilupperà una riflessione su «La “protesta” di Lutero ieri e oggi: Europa ed ecumenismo 500 anni dopo» ponendosi ovviamente dal punto di vista dei fratelli protestanti.
La serata – che si svolgerà presso il salone del Seminario vescovile (in viale Mellano, 1) con inizio alle 20,45 – si inserisce tra gli eventi culturali che fanno da contorno a “Caravaggio – La Mostra impossibile”: don Derio Olivero, vicario generale della diocesi, all’inizio dell’incontro inquadrerà brevemente il legame tra l’epoca in cui operò il grande artista e quella della Riforma. A promuovere l’evento è l’associazione culturale “Atrio dei Gentili”, in collaborazione con la diocesi di Fossano, la Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso delle due diocesi e il contributo della Fondazione Crf.
Eugenio Bernardini (nella foto), 63 anni, è sposato e ha tre figli. Laureato alla Facoltà valdese di teologia di Roma, ha studiato anche a San José in Costa Rica (Centro America) al Seminario Biblico Latinoamericano e al Dipartimento ecumenico di ricerca teologica approfondendo le tematiche della teologia della liberazione. Consacrato al ministero pastorale nel 1982, è stato pastore a Foggia e Orsara di Puglia (Foggia), Torino, Coazze-Giaveno, San Secondo di Pinerolo e direttore di “Riforma”, settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdese dal 1996 al 2003.