Lectio 2012/2013

Siamo abituati a pensare ai segni dei tempi come realtà da scrutare nel mondo e da interpretare: è vero, ovviamente, come il versetto di Matteo scritto come titolo ci ricorda.
Ma la questione è che proprio perché sono “dei tempi”, si tratta di segni propri dell’epoca e del luogo, delle vite degli uomini e delle donne: non li troviamo indicati nelle Scritture, almeno non quelli che riguardano noi, qui ed ora. Nelle Scritture troviamo criteri e stili per educarci ad essere attenti e aperti al Dio che continua a parlare nella storia, e soprattutto troviamo l’attesa e la realtà del solo Segno che è unico e definitivo, Gesù (Matteo 12,38-42).
In questo percorso non è fuori luogo il momento di studio circa il Concilio Vaticano II, grande segno nella vita della chiesa (e non solo), del nostro oggi e del nostro comune futuro: i cinquant’anni trascorsi dal suo inizio hanno mostrato i segni dei suoi effetti e insieme ci propongono oggi nuove sfide.