“Le mani si giungono e si sciolgono, le dita sono a tu per tu; le gambe si incrociano e si distendono, e così fanno i piedi. Ci vorrebbe un clown, un danzatore o un mimo – o la madonna del chiostro di Firenze – perché gli occhi sia aprano. Nel garbuglio dei nostri esseri, non siamo contro di noi, ‘divorando la nostra carne’, come dice il Qoèlet schernendo lo stolto che ‘incrocia le braccia’ (Qo 4,5). Ci vorrebbe un clown, un danzatore o un mimo – o un cristo nell’ultima cena – per vederlo e per crederci: tutto quello che ci vuole di allaccio, di intrico, per essere dati un po’ a sé – questo, il mio corpo – ed essere dati a tutto il resto”.
“Quando Rashi commenta che soltanto per Adamo le mani divine sono venute in soccorso alla parola creatrice, fremo per il tocco di Dio sulla mia pelle, del palmo che sul mio torso aderisce alle distensioni del respiro e all’ostinatio del cuore. Sulla pagina biblica, spalancata, si è posata, leggera, la mia mano”.
“E quei giorni in cui uno è tutto guance, tese l’una e l’altra, di fervore e di offesa, di stupore e d’infanzia, l’una e l’altra confuse per rosee fusioni. Nell’incendio si diffonde la notizia – Dio fa meraviglie nel groviglio dell’io”.
JEAN-PIERRE SONNET, La scorciatoia divina, Ancora, 2013, pp. 69.35.89
Domandarsi su di noi, sugli umani, uomini e donne, così come siamo: carne, sangue, pensieri, sentire, fare… Cosa siamo davvero? Domanda che attraversa secoli e culture, cuori e storie, e che si fa più urgente che mai di fronte alla realtà degli esodi dei disperati dove pare non esserci umanità e dove i gesti semplici dell’aiuto diventano perle splendenti, di fronte alla meraviglia e all’orrore di ciò di cui siamo capaci, stupendo noi stessi ogni volta, di fronte a tutto ciò che sembra sfuggirci, perché troppo grande e potente o troppo piccolo o irrilevante. Anche provocati dal Convegno Ecclesiale di Firenze [“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, 9-13 novembre 2015] e dall’anno giubilare sulla Misericordia [che inizia l’8 dicembre 2015], seguiamo nella Scrittura le tracce di questa domanda.
I testi del percorso di Lectio sono pubblicati nel libro:
Stella Morra, “Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi?”, Ed. Effatà, 2017
Data | Titolo | Commento a: | |
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17 Ottobre 2015 Stella Morra | 1. Del desiderio, della cura di sé e dell’altro | Gen 3, 1-24 | Leggi di più |
21 Novembre 2015 Stella Morra | 2. La parola che interrompe | Ger 1, 1-19 | Leggi di più |
19 Dicembre 2015 Stella Morra | 3. Invocazione, richiesta, dono, legge | Es 20, 1-23 | Leggi di più |
23 Gennaio 2016 Stella Morra | 4. Le morti che trasfigurano e quelle che uccidono | Es 2, 1-15 | Leggi di più |
20 Febbraio 2016 Stella Morra | 5. Dio, o della simbolica | Is 62, 1-5 | Leggi di più |
19 Marzo 2016 Stella Morra | 6. Un unico sacrificio | Mc 15, 6-47 | Leggi di più |
16 Aprile 2016 Stella Morra | 7. Verità e gesto, con-dividere | At 1, 3-12; 2,37-47 | Leggi di più |
14 Maggio 2016 Stella Morra | 8. Conversazioni | Ap 21, 1-8; 22,17-20 | Leggi di più |
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