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Autore: atriodeigentili

Il lavoro rende liberi

(scritta posta all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz)

Fossano, 15 gennaio 1997

Premessa

  • Complessità del tema: le parole del lavoro.
  • Da dove partiamo:
    • Nel seminario sulla “Politica II” abbiamo identificato due livelli del problema:
      • personale/esistenziale
        Tema “lavoro” come esercizio di monitoraggio su noi stessi, sul cammino dell’adultità, sulla integrazione tra identità (coscienza di sé) e realtà (esterno). Temi connessi: identità, dimensione di potere, rapporto con se stessi, difesa, sicurezza, desideri.
      • sociale/storico
        Crisi dell’ideologia di progresso, crisi del modello di sviluppo, crisi dele ideologie politiche, perdita di identità delle classi sociali -> perdita di centralità del lavoro.
        Quesiti aperti: Lavorare troppo è un male? Quale modello di lavoratore: concorrenza, menefreghismo, fuga? Chi è il bravo dipendente? Quale impegno sindacale? Quale sentimento di appartenenza all’ azienda?
  • La nostra proposta:
    • Ripartire da una domanda su di sé: che significato ha per me il lavoro? Come posso vivere il lavoro come un tempo di libertà e non come tempo perso, senza valore?
    • Non una proposta riassuntiva, ma un catalogo di temi e questioni aperte.

Contributi

  • Lo sviluppo storico della concezione del lavoro.
  • Una riflessione originale: Simone Weil, “La condizione operaia”

Questioni aperte

  • Lavoro e realizzazione di sé.
  • Lavoro e denaro.
  • Lavoro e potere.

Dibattito – Lectio (Gn 3, 8-21)

Materiali

  • Schema di lavoro e testi di approfondimento (PDF)
  • Trascrizione della Lectio (PDF)
  • Riassunto dell’incontro (PDF) predisposto per il secondo seminario sul lavoro (9 marzo 1997)

Registrazioni

Lectio: Gn 3,8-21 (Stella Morra)

Se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto (Gv 11,21)

Seminario sui SACRAMENTI

Fossano, 15 dicembre 1996

Schema

Spiegando il titolo: partire ripensando la qualità della fede

  • La gestione di una assenza il cui esito è la morte: non c’è un altro motivo.

Conseguenze: quale fede?

  • ricostruzione della dignità e pienezza dell’umano
  • il pellegrinaggio verso un luogo perduto
  • la/il fine ci attrae: l’inatteso.

Cosa è celebrare?

  • “Raffreddamento” della inevitabile tensione tra le grandi attese e i piccoli risultati. I due versanti del rito: abitudine e magia.
  • Quando la tensione non è intra-vita umana, ma tra vita umana e benedizione di Dio: conformati al Cristo.

Luoghi concreti: i sacramenti

  • Implorare non il completamento del mio possibile (nè mostrare l’impegno, nè guadagnare un merito), ma il compimento del mio desiderio impossibile
    • condizione: creare lo spazio necessario
    • esperienza: la “realtà” liturgica
    • conseguenza: una vita ristrutturata sull’inatteso.
  • Sette luoghi di concretezza.

Lectio

  • Ez 37,1-14

Materiali

  • Schema del seminario e testi di approfondimento (PDF)

Registrazioni

Introduzione di Stella Morra
Lectio: Ez 37,1-14

Politica (II)

Fossano, 19-20 ottobre 1996

Registrazioni

Sintesi degli argomenti emersi nel primo seminario sulla politica (“Senza nulla di solido sotto i piedi”)
Ripresa domenica mattina – Costituzione della associazione “L’Atrio dei Gentili”
Spunti dal dibattito

Lectio: Mc 4,35-41

Il libro di Osea: secondo seminario estivo 1996

“Perché sono Dio e non un uomo…”

Gruppo Giovani-adulti
Seminario estivo II
6 – 8 settembre 1996
Serra di Pamparato

Qualche traccia di percorso…

  • Il pellegrino in cammino è espressione di una assenza orientata verso una presenza: dal viaggio di Tobia al contenuto del desiderio.
    Strumento per la strada è IL GIUDIZIO. Ma quale? Su che criteri? Come?
  • Il NABI, profeta in Israele; I’HESED, misericordia di Dio e la sua SEDEQ,
    giustizia; il MISHPAT, giudizio.
  • Struttura del testo
    • I UNITA’
      capp. 1-3, il paradigma amoroso o della vita
    • II UNITA’
      capp. 4-8, delitto e castigo o del giudizio:
      gli oracoli comminatori
    • III UNITA’
      capp. 9-11, l’idolatria e l’amore o dell’essere di Dio:
      il peso della storia
    • IV UNITA’
      capp 12-14, chi è saggio comprenda o del finale:
      liturgia e sapienza
  • Il testo è molto danneggiato e sconnesso
    • il nome del profeta: IHWH lo ha fatto salvo
    • data: VIII secolo
    • la patria: nord – Efraim
    • la cultura del profeta: conservatrice e tradizionale; conosce bene la STORIA SACRA, e dà giudizio positivo sull’esodo e sul Dt, negativo sulla conquista e i giudici; non ha conoscenza geografica, nessun accenno a Gerusalemme.
  • la vita personale come ot profetico: era uno normale
    rapporto storia/parola-vissuta/parola pronunciata
    il medico ferito
    centralità del legame al Dt e al Pentateuco
  • vocabolario proprio: 31 hapax, una ventina di parole rare, ortografia primitiva
    non EL ma IHWH
    metafore agricole contro il culto naturalistico di Canaan

Riferimenti bibliografici

  • J. SCHARBERT, La Bibbia. Storia autori messaggio , EDB, Bologna, 1980, (introduzione).
  • L. BONO, La Parola di Dio. Salvezza del credente, voll. 1 e 3: “Guida alla lettura dell’Antico Testamento”; “Ci sono ancora i profeti oggi?”, Esperienze, Fossano, 1972, (introduzione).
  • H. GUNKEL, I profeti , Sansoni, Firenze, 1967, (esegesi).
  • Dispense di Bose Qigajon

Materiali

  • Trascrizione del seminario (PDF)
  • Traccia di percorso (PDF)
  • Materiali di studio (PDF)

Registrazioni

Stella Morra introduce il libro di Osea
Commento ai capitoli 1-3
Discussione sui capitoli 1-3
Commento ai capitoli 4-8
Commento ai capitoli 9-11
Commento ai capitoli 12-14

“L’anno prossimo a Gerusalemme…”: primo seminario estivo 1996

San Giovanni di Andorno (Biella), 2-4 agosto 1996

Materiali

  • Qualche traccia di percorso (PDF)
  • Materiali di riflessione 1 (PDF)
  • Materiali di riflessione 2 (PDF)

Registrazioni

Introduzione ai Salmi (Stella Morra)
Commento al Salmo 122 (121)
Commento al Salmo 87 (86)
Commento al Salmo 46 (45)
Commento al capitolo 21 dell’Apocalisse

“Ricordati di Gesù Cristo” (2 Tim 2,8)

Seminario sul PECCATO ORIGINALE

Fossano, 16-17 marzo 1996

Non è Adamo che spiega Cristo, ma Cristo che spiega Adamo

Per introdurre

  • Di nuovo un tema “teologico”
  • Tentando di diventare cristiani adulti e capaci di partecipazione attiva

Un po’ di bibliografia…

  • G. MARTELET, Libera risposta ad uno scandalo. La colpa originale, la sofferenza e la morte, Queriniana, Brescia, 1987.
  • J. AUER J. RATZINGER, Il vangelo della grazia . Il nuovo ordine salvifico da Cristo nella Chiesa, Cittadella, Assisi, 1988
  • K. RANHER, La penitenza della Chiesa. Saggi teologici e storici , Paoline, Cinisello Balsamo, 1992.
  • M. FLICK – Z. ALSZEGHY, Il peccato originale , Queriniana, Brescia, 1972.
  • A. DEISSLER, L’uomo secondo la Bibbia. Per una antropologia esegetica, Città Nuova, Roma, 1989.

Riassunto delle puntate precedenti

A che punto siamo già arrivati, fin qui, con la riflessione sul peccato: é detta una lettura “esistenziale”. (cfr la sintesi)

Il peccato originale

L’idea tradizionale di “tara trasmessa” cozza contro la comprensione di volontà, libertà e responsabilità: rivedere il testo biblico (cfr Materiali) e ripensare un po’.

E per noi, oggi?

Discussione di domenica mattina e inizio pomeriggio.

Lectio

Es 32,1-14 – Il vitello d’oro: l’idolatria e le sue radici

Materiali

  • Sintesi delle riflessioni già compiute sul peccato (PDF)
  • Materiali di studio (PDF)

Registrazioni

Introduzione di Stella Morra
Commento ai materiali di studio (1)
Commento ai materiali di studio (2)
Lectio Es 32,1-14 (Stella Morra)

Capaci di un corpo e di un’anima

Seminario sull’EDUCAZIONE

Fossano, 27-28 gennaio 1996

“Libertà va cercando, ch’è sì cara….” (Dante)

“L’educazione permette di mangiare con educazione e permette altre cose;
ma se vuoi volare le ali si hanno o non si hanno” (P. CAVALLI, Poesie , Einaudi)

Schema

Parzialità di prospettiva
Tema immenso, noi scegliamo la prospettiva che ci è solita: dal punto di vista del sè, l’educazione come domanda su noi stessi.

1. Una definizione
L’educazione è il nome di una relazione (il luogo della relazione è l’interiorità)
diseguale (cosa vuol dire paritetica/diseguale?)
tra soggetti (non c’è un oggetto)
che ha come scopo lo sviluppo pieno dei due soggetti.

Nella relazione educativa si sta con ciò che si è.
La tentazione del potere e del tempo.

2. Un contenuto o dei percorsi?

Educare a….
Non trasferimento di “cose”, ma attrezzatura alle dimensioni di sè.

Quali urgenti? Dipende dall’analisi della situazione culturale;
secondo me:

  • alla parola
  • ai desideri
  • alla diversità

3. Due questioni come due mani

  • L’esperienza del proprio limite
  • L’emozione e il sentimento

4. E la fede?

Si può educare alla fede? La questione di essere credenti di fronte a.

Lectio: Deut. 26,1-11

  • Esempio di relazione diseguale
  • Si raccoglie dove non si ha seminato
  • Guardati dal dimenticare Dio.

Letture

  • DELIA EPHRON, Bambini per sempre. 17 lezioni per non diventare adulti , Raffaello cortina editore.
  • ALBA MARCOLI, Il bambino nascosto. Favole per capire la psicologia nostra e dei nostri figli , Oscar Mondadori. 
  • C. M. MARTINI, Dio educa il suo popolo .

Materiali

  • Schema del seminario (PDF)
  • Letture (PDF)

Registrazioni

Introduzione di Stella Morra
Spunti dal dibattito
Lectio: Dt 26,1-11 (Stella Morra)

“Come questa pietra è il mio pianto che non si vede” (G.Ungaretti)

Secondo seminario di riflessione sul tema del DOLORE
(prosecuzione del seminario del gennaio 1995)

Serra di Pamparato, 8-10 settembre 1995

Programma

Venerdì 08 settembre

  • Pomeriggio: arrivi e sistemazione
  • Sera: visione di un film

Sabato 09 settembre

  • Mattina: approfondimento individuale e lavori di gruppo su testi e temi del primo seminario
  • Pomeriggio: lavoro in assemblea
  • Sera: serata musicale

Domenica 10 settembre

  • Mattina: continuazione del lavoro assembleare
  • Lectio divina: Mt 4, 1-11
  • Pomeriggio: programmazione attività 1995/96
  • Eucarestia

Materiali

  • Riassunto schematico del primo seminario sul tema del dolore (PDF)
  • Testi di riflessione (PDF)
  • Serata musicale (PDF)

Registrazioni

Breve riassunto delle questioni emerse
Lectio: Mt 4,1-11

LE ROSE DI TURINGIA

DELLA BELLEZZA DELLA SANTITA’

Week-end estivo per Giovani/adulti

Acceglio, 28-30 luglio 1995

Programma

Il tema verte sulla figura di un santo ed abbiamo scelto (con i soliti criteri “personali) santa Elisabetta d’Ungheria.

Venerdì 28/07

  • Arrivi e sistemazione
  • ore 17: introduzione
  • sera: visione di un film

Sabato 29/07

  • Mattina: Introduzione al tema (a cura di Stella Morra) e approfondimento individuale
  • Pomeriggio: dibattito in assemblea

Domenica 30/07

  • Mattina: Introduzione al tema II (a cura di Stella Morra) e approfondimento individuale
  • Pomeriggio: dibattito in assemblea
  • Lectio: Ct 1,1 – 3,5

Materiali

  • Testi per la riflessione personale (PDF)

Registrazioni

Introduzione di Stella Morra

Lectio: Ct 1,1-3,5